In una Milano nascosta, tra le corti della sempre più rinnovata NoLo, prende forma un progetto che strizza l'occhio ai Boho chic francesi, i bohémiens, prendendo spunto dai piccoli elementi residui dell'abitato: palladiane in marmo con toni bianchi-grigi-verdi, luci in vetri soffiati e tonalizzati, arredi con superfici legnose, lucide e tessili.

L'elemento tessile diventa materiale per l’architettura e l’arredo, pannelli in tessuto per cucire gli ambienti.

Ante specchiate e laccate lucide per gli armadi su disegno. 

Pareti murarie sostituite con vetri cannettati per portare la luce naturale in profondità in punti altrimenti privi.

Le nuovi superfici in resina verde rilegano alcune smagliature e le impreziosiscono.

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Così il progetto si rende percepibile non solo dalla vista ma anche dal tatto.

Una volontà di contestualizzare il progetto con riferimenti a un determinato periodo storico ha trovato bilanciamento con una dimensione più contemporanea attraverso il disegno di specifici elementi di arredo e nella scelta di lampade e arredi di produzione. ’L'uso di leggere variazioni di tonalità, di scurezza e brillantezza sono finalizzati a sottolineare la continuità visiva degli ambienti ma nello stesso tempo introducono elementi di voluta discontinuità.